DESCRIZIONE
Grazie alla donazione del notaio Giuseppe Cesarini (1896-1977), che alla sua morte ha nominato il Comune di Fossombrone erede generale di ogni bene immobile e mobile di sua proprietà, il visitatore ha la possibilità di gustare l’immagine di una casa-museo, esempio di una dimora borghese degli anni ’30-’40 (sala Bucci, studio, salotto rosa, sala da pranzo, camera da letto, salotto rosso, giardino di Narciso) così come è stata vissuta fino all’ultimo dal notaio stesso.
L’intero complesso, costruito nel 1500 dalla famiglia Cangi e sottoposto ad interventi di restauro nel corso del 1600, venne ristrutturato da Cesarini alla fine degli anni ’40; egli infatti provvide a rinnovare lo studio e la camera da letto, ridiede al grande salone l’aspetto originale, preparò le altre sale per esporvi le opere d’arte collezionate fin dagli anni ’20.
Dopo aver attraversato l’imponente portale barocco del Palazzo che si apre sul “Cortile delle Grazie”, si accede grazie alla scala in due rampe al loggiato superiore sul quale si aprono la sala di Anselmo Bucci (che ospita tele di Bucci, Menicocci Vampa, Bisi, Biancini), la Casa-Museo (studio, salotto rosa, sala da pranzo, camera da letto, sala dell’arte antica, vestibolo, salotto rosso, giardino di Narciso), la sala di Anselmo Bucci a Parigi, infine la sala che raccoglie le opere di Bucci tra gli anni ’40-’45. Al secondo piano sono allineate le 9 sale della Quadreria dedicate all’arte contemporanea con tele di Funi, Carpi, Usellini, Tosi, De Grada, Morandi, Gallucci, Caffè, Severini, Novello, Salietti, Bucci, Peruzzi, Montanari, Carnevali, Piacesi, Fiorucci.
La Quadreria inoltre è arricchita da sculture di Messina, Baratti, Berti, Marini, da mobili di vari secoli e di varia provenienza, da reperti archeologici, ceramiche, maioliche e stampe di Anselmo Bucci, amico carissimo del notaio.
Per informazioni (aggiornam. al 6-11-2011):
tel. 0721-714650 (Quadreria, in orario di apertura), 0721.742907 (Punto IAT Fossombrone), 0721.716324 (Ufficio Pro Loco)
Autore: Ferretti Patrizia
Fonte: http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/beni-storici-artistici/scheda/5549.html