DESCRIZIONE
Esso supera un fosso che costituisce il confine tra le province di Pesaro e di Perugia, poco ad ovest di Cantiano. La parte originaria della struttura è costituita dalla spalla settentrionale in opera quadrata, integra solo per sette filari del primo spiccato, al di sopra di quello d’imposta. La luce dell’unico arco è di tre metri. La restante parte del manufatto è formata da bassi allineamenti di blocchetti ed è dovuta ad un rifacimento successivo all’epoca romana. La muratura originale è costituita da filari di diversa altezza di blocchi parallelepipedi di pietra corniola, messi in opera a secco. Le facce di combaciamento sono ben rifinite, mentre la superficie a vista appare non perfettamente squadrata e lasciata pressoché sbozzata, come se si trattasse di una specie di grezza bugnatura. Il Ponte è ancora in uso in relazione con una strada campestre, ma purtroppo si presenta in cattivo stato di conservazione e rischia il crollo di alcune sue parti.
La struttura è stata descritta alla fine dell’Ottocento dal Montecchini. In tempi più recenti gli studiosi ne hanno perso la memoria perché il Ponte è situato lungo un tratto dell’antico percorso ora abbandonato, nascosto dalla vegetazione. Lo stesso Ballance nel 1951 afferma di non essere stato in grado di individuarlo e pertanto da ultimo non è stato oggetto di ulteriore studio.
Oscar Mei