DESCRIZIONE
Situato circa 1 km a Nord del Ponte Grosso, all’altezza del km 228,600 della moderna strada, il cosiddetto Ponte Alto permetteva il ritorno della strada consolare sulla sponda destra del Burano. I ruderi attualmente conservati sono pertinenti soltanto ai filari inferiori delle spalle del ponte, attraverso i quali sono però distinguibili due distinte fasi edilizie. La fase più antica, di epoca augustea, è ravvisabile nei filari più bassi e nei frustuli relativi ai muri d’ala, entrambi caratterizzati da basse lastre di pietra corniola disposti in opera quadrata a secco; la fase edificatoria successiva si distingue per l’uso di blocchetti di piccole dimensioni.
Il ponte, fino alla fine dell’Ottocento, si presentava integro nella sua ultima conformazione, costituita da un unico arco a schiena d’asino con luce di m 18. Pur trattandosi di un rifacimento successivo, l’ampiezza è assai maggiore rispetto alle altre infrastrutture augustee conservatesi nelle medesime vallate. Probabilmente in origine il ponte si presentava a due arcate con pila centrale, della quale non rimane traccia.
Oscar Mei