DESCRIZIONE
È situato lungo la Flaminia presso l’imboccatura occidentale della gola del Furlo ed è stato costruito per proteggere l’antica via dalle piene vorticose dell’attiguo Candigliano. Infatti nel corso di recenti lavori è stato rinvenuto l’originario piano stradale, costituito da una massicciata, ad un livello di parecchi metri più basso rispetto a quello poi ricavato alla sommità del viadotto in esame.
L’imponente sostruzione è lunga circa m 50 e ripara il corrispondente terrapieno stradale. Nell’ampia struttura si aprono due ponticelli, situati a circa m 30 di distanza tra loro. Durante i significativi restauri da parte della Soprintendenza Archeologica delle Marche sono stati rinvenuti anche i resti di una delle imboccature a monte. La scoperta attesta una progettazione unitaria dei due ponti, che si presentano ben legati al lungo muro di contenimento, di cui costituivano un elemento fondamentale per il deflusso delle acque di due fossatelli da monte verso il Candigliano.
Il ponticello orientale è largo m 2,95 ed ha una ghiera costituita da tredici blocchi di corniola locale.Il ponticello occidentale è di minori dimensioni (largo m 2,10). Il paramento dell’intera sostruzione è edificato con blocchi più bassi disposti a secco in filari che variano di altezza, con la facciata apparentemente non rifinita, quasi a semplice bugnatura. L’imponente opera è irrobustita da sei contrafforti a base quadrata, appena rastremati verso l’alto. Nel corso dei restauri è stato notato che sia sull’estradosso dei ponticelli, sia nella parte interna del muro è presente uno strato di malta di calce cementato con scaglie di pietra.
La monumentale struttura appare all’esterno come un enorme muro di contenimento costruito a secco in opus quadratum, mentre nella realtà il solo paramento e la volta dei ponticelli sono costruiti con questa tecnica. La muratura non a vista è costituita da materiali più poveri, di dimensioni minori, cementati con calce.
Autore: Mario Luni