DESCRIPTION
Nelle mappe del 1600 e del 1700 raffiguranti Fano, come ad esempio la “Pianta schematica di Fano” disegnata dal Manfredi e risalente al 1718, la cinta muraria è disegnata nei suoi vari elementi e senza soluzioni di continuità.
Le porte attraverso le quali si poteva accedere alla città, riportate da FRENQUELLUCCI (1997) ed elencandole in senso orario a partire da Nord, sono le seguenti:
– Porta S. Giorgio (sec. XIV – XIV), sul lato mare in proseguimento dell’attuale Via Arco d’Augusto, per accedere alla spiaggia. In precedenza vi era la “porta a mari” (1117);
– Porta S. Spirito (sec. XIV), sul lato mare in proseguimento dell’attuale Via Montevecchio (1), anch’essa per accedere all’attracco presente sulla spiaggia;
– Porta Marina o P. Galea, o P. Posterna, o P. Buoncompagna, o P. Garibaldi (sec. XIV), sul lato mare in proseguimento dell’attuale Via Garibaldi, che conduceva tramite la Via Corriera Emilia, o Strada Corriera, verso Senigallia;
– Porta S. Marco o P. Grilla (sec. XIV), in proseguimento dell’estremità di Sud-Est dell’attuale Via Nolfi (2);
– Porta S. Leonardo o Porta Cavour (1348), in proseguimento dell’estremità Sud dell’attuale Via Cavour, in direzione di Senigallia;
– Porta Maggiore o Porta Mazzini (sec. XV), in corrispondenza dell’ingresso della Via Flaminia nella città;
– Porta Giulia o P. Angelica (1539), in corrispondenza dell’estremità di Nord-Ovest dell’attuale Corso Matteotti;
– Porta S. Giuliano (sec. XIV – XV), in corrispondenza dell’estremità di Nord-Ovest dell’attuale Via Nolfi e accanto alla Rocca Malatestiana. In precedenza vi era la Porta Nova (1171);
Anche in seguito, come nella mappa della città di Fano in SELVELLI 1909, le mura e le porte risultano sostanzialmente integre.
Riferendoci a quest’ultima mappa, a partire da Nord e andando in senso orario lungo la cerchia murata, risultano:
– la Rocca Malatestiana o Fortezza (3), all’estremità Nord;
– le Mura Malatestiane-pontificie con la Porta Marina, sul lato mare;
– il Bastione Sangallo o Baluardo del San Gallo o Polveriera (4), all’estremità orientale;
– le Mura Malatestiane, già per altro in parte abbattute nel 1886 (rimane il tratto adiacente al “Gioco del Pallone”), lungo l’attuale Viale XII Settembre;
– la Porta S. Leonardo, verso Sud;
– le Mura Malatestiane (già con un piccolo tratto abbattuto nel 1898 in corrispondenza dell’attuale Via Alavolini), lungo l’attuale Viale Gramsci;
– la Porta Maggiore, in corrispondenza della Via Flaminia e davanti alla Porta d’Augusto;
– il Bastione del Nuti (5), adiacente a Porta Maggiore;
– Le Mura Augustee (6), con un’interruzione in corrispondenza di Porta Giulia (o Barriera) (7), nel settore da Ovest a Nord.
In seguito, nei primi decenni del 1900, avvennero le demolizioni più consistenti, al fine di bonificare i quartieri malsani.
Al giorno d’oggi le porte sono scomparse ad eccezione di Porta Maggiore, le Mura Malatestiane sui lati di Nord-Est e di Nord-Ovest sono state demolite (tranne un tratto di 100 m lungo Via XII Settembre, per di più rialzato per circa 85 m in maniera da renderlo funzionale al Campo del gioco del pallone o Sferisterio), e le due fortezze hanno subito demolizioni e alterazioni.
Fortunatamente in questi ultimi anni si è intervenuti con restauri che hanno interessato tutti i beni architettonici superstiti, per cui risultano preservati e fruibili la Rocca Malatestiana, le Mura Pontificie, il Bastione Sangallo, le Mura Malatestiane di Viale XII Settembre, Porta Maggiore e il Bastione del Nuti.
Lungo le Mura Malatestiane-pontificie sul lato mare è visibile un tratto di muro romano di circa 5 m in opus quasi reticulatum con annessa una catena d’angolo di blocchi più grandi con funzione di rinforzo. Tale struttura è interpretata come parte di un muro di contenimento nel quale si apriva un passaggio tra la spiaggia, dove era possibile l’approdo, e il decumano subito a sinistra di quello massimo di Via Arco d’Augusto, posto su un terrazzo alluvionale a quota superiore di qualche metro e che conduceva ad una parte importante di Fano romana dove erano ubicati il teatro, l’anfiteatro e strutture attribuibili al Tempio di Fortuna e ad un macellum (DE SANCTIS 2012). Il muro romano è visibile mediante una “finestra” lasciata aperta in un tratto del muro malatestiano ricostruito nel dopoguerra poiché danneggiato.
NOTE:
(1) De Sanctis (2004) ritiene che l’arco attualmente tamponato ed inserito nelle Mura malatestiane-pontificie non sia riferibile a Porta S. Spirito ma rappresenti solo l’ingresso della torre medievale di cui rimangono le tracce.
(2) La porta della contrada di S. Marco è citata in un documento del 1568 e ne furono trovate tracce nell’abbattimento delle mura presso il Baluardo nel 1886 (da: Il Gazzettino n. 11 del 20-3-1910). Venne chiusa nel 1500 in occasione della revisione delle fortificazioni operata dal Sangallo e in seguito riaperta (Porta Grilla).
(3) Costruita sotto i Malatesti, al pari delle Mura Malatestiane (sec. XIV-XV).
(4) Il Bastione fu realizzato da Antonio e Luca da Sangallo sotto i pontificati di Clemente VII e Giulio III; furono anche rafforzate le Mura Malatestiane sul lato mare (sec. XVI).
(5) Dal nome dell’archittetto Matteo Nuti (sec. XV).
(6) Dal nome dell’imperatore romano Cesare Ottaviano Augusto (sec. I).
(7) La Barriera Vittorio Emanuele III sostituì la Porta Giulia o Porta Angelica, ultimata da Luca da Sangallo nel 1551 e demolita nel 1878. La Barriera fu demolita a sua volta nel 1919.
Autore: Poggiani Luciano
Fonte: http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/beni-storici-artistici/scheda/10612.html