DESCRIPTION
La Biblioteca Federiciana è di proprietà comunale ed occupa la vecchia casa religiosa della Chiesa di S. Pietro ad valium, fondata dall’abate Domenico Federici di Bargni (1633 – 1720) fu da questi donata all’Oratorio di S. Filippo Neri. Nel 1718 fu visitata da Giacomo III d’Inghilterra discendente da una Martinozzi fanese, che prima di essere filippino, fu alla corte di Vienna e diplomatico imperiale presso la Repubblica di Venezia.
La sala d’onore ha scaffali di noce architettonici, che l’abate Federici ordinò ad un Maestro Francesco Bolognese. Le pitture del soffitto, già molto deperite, furono scrostate dopo il terremoto del 1930. Esse erano di Pietro Rocco da Padova; ma il Federici aveva chiamato (1678) Clemente Majoli o Majola (che affrescò il presbitero e l’abside della chiesa dei Teatini a Ferrara).Egli però si ammalò appena giunto a Fano e morì poco dopo. Nella stessa sala si conservano anche due grandi globi geografici di Padre Vincenzo Coronelli (1688).
Negli altri ambienti sono presenti quadretti d’interesse topografico e storico, come piante della città, un portolano, lo stemma dell’Accademia degli Scomposti e una piccola Madonna, forse di Sebastiano Ceccarini, già sulla fronte della casa Selvelli sulle mura del Baluardo (demolita dopo i terremoti del 1930), immagine legata ad una pia tradizione popolare dopo i bombardamenti dal mare nel periodo francese del 1799.
La Biblioteca possiede rare edizioni del XVI sec. Pare che abbia circa centomila volumi a stampa e più di ventimila opuscoli. Adolfo Mabellini, compianto benemerito bibliotecario, compilò il paziente e delicato lavoro dell’inventario di molta parte dei manoscritti, pubblicando due volumi nella nota raccolta del Sorbelli.
La Biblioteca ha pure l’Archivio Storico del Comune, bene riordinato, sino al 1808, da Mons. Aurelio Zonghi, il quale, nel 1888, ne pubblicò il repertorio. Delle dieci sezioni di cui si compone l’archivio riordinato, merita il primo posto quella dei Codici Malatestiani (1367 – 1463) unità documentale storica inscindibile, costituita da 114 volumi, fra i quali i libri della Camere di Pandolfo III, quando fu signore anche di Brescia e di Bergamo, trasportati a Fano allorché Pandolfo dovette abbandonare successivamente, sconfitto ma riscuotendo danaro, la signoria di quelle due città (1420).
La collezione delle pergamene (1173 – 1807) ha qualche documento di molta importanza storica. L’Archivio ne perdette una parte nel 1731 durante un incendio nel Palazzo dei Magistrati, che, originato in una scuderia improvvidamente situata sotto una delle sale dell’archivio stesso, distrusse alcune migliaia di volumi manoscritti.
Giornali e periodici
Le pubblicazioni periodiche possono essere consultate solo in sala lettura.
La Biblioteca Federiciana fa parte del Servizio Bibliotecario Nazionale, è quindi possibile consultare attraverso internet il suo catalogo on line, il catalogo del Polo Provinciale e il catalogo nazionale.
Per consultare il catalogo della Federiciana: http://opac.bib.uniurb.it
per consultare il catalogo nazionale: http://opac.sbn.it/index.htlm
Per informazioni (aggiornam. al 7-11-2011)
tel. 0721-887474
e-mail: biblioteca@federiciana.it
Autore: Biblioteca Federiciana di Fano
Fonte: http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/beni-storici-artistici/scheda/10393.html