La partnership istituisce una rete tra università, imprese e amministrazioni pubbliche, capace di focalizzare le proprie risorse su un progetto di sviluppo finalizzato al raggiungimento di un significativo valore socio-economico.
Il fattore chiave delle collaborazioni attivate consiste nella nuova ottica con cui i partners affrontano il problema della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale; mirando ad una dimensione di sistema che faccia della Flaminia un’area dell’innovazione, un centro di produzione e diffusione di cultura.
Nella strutturazione della partnership, pertanto, si è tenuto conto delle competenze specifiche di ciascun soggetto così da rispondere all’intento prefissato.
La collaborazione tra i partners individuati assicura complementarietà di esperienze e contribuisce a sviluppare competenze di eccellenza volte a consolidare un mercato in sviluppo e strategico per il sistema Flaminia.
La compagine pubblica, che ha il compito di delineare le linee strategiche di indirizzo su cui si orienterà l’attività del DCE, apporta un contributo finanziario diretto e altri apporti in termini di messa a disposizione di personale interno, di beni immobili e strumentali, banche dati e quant’altro funzionale all’attuazione delle attività di progetto.
Le Università mettono a disposizione risorse e competenze in tema di studio e applicazione di nuove tecnologie in grado di facilitare l’accesso al patrimonio culturale, del processo di digitalizzazione e rappresentazione multimediale del patrimonio storico culturale di natura architettonica, dell’analisi di sistemi web e mobili, delle tecniche di ricostruzione di immagini in 2D e 3D, dei sistemi di profiling e raccomandazione, nonché di approcci innovativi alla fruizione e alla gestione dei beni culturali.
L’associazione Centro Studi Vitruviani interviene con la messa a disposizione di contenuti digitali e esperti archeologi al fine di validare la fruizione ed la lettura dei dati, effettuata tramite content retargeting da database esistenti.
Da evidenziare l’adesione al partenariato della Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per le Marche, che nella condivisione delle finalità e degli obiettivi del progetto, ha ritenuto di voler partecipare direttamente all’iniziativa anche valutando l’inestimabile valore delle emergenze di BBCC presenti nel contesto di intervento e della via Flaminia in quanto tale.
Il progetto è in capo al Comune di Fano. Nella sua qualità di ente capofila il Comune di Fano ha il compito di coordinare e verificare la corretta attuazione degli interventi e di assicurare la comunicazione tra i partners.
La compagine delle imprese private aderenti al partenariato costituisce il valore aggiunto del partenariato poiché conferisce al progetto maggiori opportunità di accrescere la massa critica delle attività economiche e favorisce la formulazione di progetti sostenibili e validabili a livello socio-territoriale.