DESCRIZIONE
La “Domus di Europa” si affaccia sul probabile cardo maximus (denominato dei Seviri in precedenza dal Vernarecci) immediatamente ad est del precedente (via del forno), ed è stata interessata da due interventi di sterro: il primo tra il 1878 e il 1880 da parte del Vernarecci stesso, che ne disegnò anche la pianta, il secondo nel 1926, effettuato dalla soprintendenza archeologica allo scopo di prelevare i mosaici individuati mezzo secolo prima. In questa occasione vennero staccati e trasportati al museo archeologico di ancona il mosaico raffigurante il ratto di europa, che decorava il tricliniumdella Domus, ed un altro mosaico geometrico, pertinente all’ambiente immediatamente vicino.
Dal 2004 l’area della Domus di europa è interessata da un intervento di scavo programmato che ha permesso di riconoscere i due ambienti da cui sono stati asportati i pavimenti musivi nel secolo scorso, di mettere in luce ulteriori stanze non scavate in precedenza e quindi di entrare in possesso di dati stratigrafici prima non disponibili. È stata individuata una stanza adibita a dispensa, con quattro anfore integre ancora in situ, un ambiente in uso come fullonica e una serie di stanze costituenti il settore termale della Domus, subito a nord del triclinio.
Immediatamente a nord del calidarium privato è stato messo in luce un ulteriore ambiente caratterizzato da un pavimento a mosaico geometrico in tessere bianche e nere, sigillato dal crollo del soffitto e di una parete intonacata. Anche in questo caso la superficie dipinta si presentava rivolta verso terra; in seguito al consolidamento sul posto è stato possibile distaccare l’intonaco, che ha rivelato una raffigurazione con due personaggi, probabilmente una scena mitologica, in un pannello centrale della parete: si notano una figura maschile in nudità eroica ed una femminile ammantata che poggia i piedi su un rialzo roccioso del terreno. Si tratta probabilmente della scena della liberazione di Andromeda da parte di Perseo, che ha raffronti diretti con le analoghe rappresentazioni note ad esempio a Pompei ed Ercolano; le pareti affrescate e i pavimenti a mosaico denotano la disponibilità economica del ricco proprietario della Domus e probabilmente il suo livello culturale.